Le mani….

Che bella identità trovo ci sia in questa parola…”mani”!

Loro hanno il potere di farsi ascoltare e di saper ascoltare, in loro troviamo uno dei principali sensi il tatto! Sanno toccare e tastare, come usano percepire per ascoltare, credo che nelle mani si racchiuda tanta di quella personalità che ci appartiene, basti pensare a come la prima volta  un presentarci con qualcuno sia derivante dallo stringerci la mano, e sentire di come oltre che guardarci negli occhi, la stretta sia fondamentale per ascoltare qualcosa dell’ altro.

Le mani hanno  il vero valore  tra due persone che amano scoprire quell’ alchimia complice ed intima, dove tutto diviene scoperta dei corpi e dei sensi, dove il pudore si abbassa perchè una carezza sa scoprire come proteggere, dove esplorare significa chiedere in silenzio a quel corpo che invita desiderio, dove salire piuttosto che scendere con tocchi leggeri di dita, significa disegnare pensieri piuttosto che fantasia!

Le mani quell’ intrecciare vita di ognuno dove alcuni legami indissolubili saranno sempre presenti, anche se le due mani sciolte da qualsiasi intreccio ci avranno insegnato la bellezza di un legame!

mani

 

Ricorrenze….

ricordi

Halloween giornata dedicati ai defunti che precede giornate spirituali per i santi, ricorrenze che tra divertimento e blasfemia vuole ricordarci la “morte” esorcizzando tra dolcetto o scherzetto per i più piccoli, fino a divenire un carnevale per adulti dove la regola essenziale è mascherarsi per impaurirsi  anche da soli, o creare qualcosa di cosi artistico da far rabbrividire qualsiasi zombie o spirito maligno!

Tra varie riflessioni da ieri penso ai miei cari, coloro che risiedono in quei luoghi chiamati “cimiteri” o campisanti”, dove la regola essenziale è recarsi oggi a portare dei fiori, soffermarsi a guardare quella fotina andando aritrosi nei ricordi che la vita sa donarci  quando l’ emotività prende il sopravvento. Non ho mai amato questa giornata, nelle sue ipocrisie o dolori, un pò quando necessariamente a Natale ci si siede tutti intorno ad un tavolo a festeggiare la nascita di un messia che noi uomini non abbiamo neanche capito ancora chi sia! Non l’ amo perché le persone a me care, che ho perso nel tempo non mi conoscono in questa giornata, non mi guardano davanti a quella lapide a spolverare o pulire fiori secchi, loro riderebbero di me se facessi questo, e quindi come ben sanno, nonostante i valori e tutto quel che riguarda il rispetto altrui che ricorda i propri cari solo oggi, loro sanno che il mio dedicare tempo a loro, risiede in una preghiera inusuale mentre guardo un immagine o una persona, o che quando mi commuovo se prepotentemente sento la loro presenza in quei momenti dove non riesci a ricevere aiuto neanche da te stesso, dove una nota musicale crea parole assemblando la storia della loro vita.

Ecco io personalmente amo ricordare i miei cari cosi, che  insegnandomi il prezioso dono della vita, in ogni suo istante, ed in ogni persona che incontro o condivido in questo tempo passato o presente, non è altro quel qualcosa scritto e deciso per un giusto perché, che fino ad oggi mi ha reso tutto quello che ho e che avrò…ed in questo non intendo di certo beni materiali o tutto ciò che rende futile il tempo, ma le sane situazioni e persone e rapporti o relazione che fino ad ora mi hanno donato la mia “vita”.